mercoledì 14 settembre 2011

XVI Festival Internazionale per la Pace di Assisi


XVI Festival Internazionale per la Pace - XI Weekend Ecologico
Assisi, 18 - 25 settembre 2011


L’Assisi Festival edizione 2011, organizzato dall’Associazione Culturale “United Artists for Peace”, in collaborazione con il Comune di Assisi, quest’anno si terrà dal 18 al 25 settembre. La manifestazione, che comprende il XVI Festival Internazionale per la Pace e l’XI Weekend Ecologico, si avvale di numerosi riconoscimenti, tra i quali l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e il Patrocinio di numerosi Ministeri. Il Festival si propone di promuovere la cultura della Pace, della Cooperazione Internazionale e dell’Educazione Ambientale e Alimentare attraverso seminari, tavole rotonde, mostre di arte visiva e concerti serali di alto livello artistico-culturale nella città di Assisi, testimonial mondiale del dialogo e della fratellanza tra i popoli. Come nelle precedenti edizioni, la musica verrà presentata nei vari generi, dal classico al jazz, con artisti nazionali e internazionali accomunati dalla condivisione dei valori di pace e solidarietà. L’edizione 2011 si aprirà, domenica 18 settembre, con la mostra di arte contemporanea “Mir” di Paolo Mirmina, artista camaleontico e originale che presenterà opere ispirate agli ideali di pace e fratellanza. Anche quest’anno l’Assisi Festival focalizzerà l’attenzione sulla celebrazione del 21 settembre, IDP - United Nations International Day of Peace, Giornata mondiale dedicata alla Pace in cui l’ONU invita tutte le nazioni e i popoli a fermare le guerre e ogni forma di ostilità. Nella mattina verrà realizzato il VI convegno “Pace, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale”, con interventi orientati alla diffusione del concetto di “cittadinanza responsabile”, associato a valori quali il rispetto dei diritti umani, la tolleranza, l’uguaglianza, la giustizia sociale, la solidarietà, la cooperazione e la partecipazione. Alle ore 12.00, in occasione della “Peace Bell special ceremony” delle Nazioni Unite, in cui il Segretario Generale Ban Ki-moon suonerà la Campana della Pace, per inaugurare a New York la Giornata mondiale della Pace, anche in questa edizione, in Assisi verrà suonata la campana della torre del Palazzo Capitano del Popolo, sede dell'Ufficio per il Sostegno alle Nazioni Unite e della Biblioteca depositaria dei documenti dell’Onu. Farà seguito la sfilata delle “Bandiere del mondo per una sinfonia di Pace” per le vie di Assisi. “Che la Pace regni sulla terra” è il messaggio che si vuole far risuonare in tutti gli esseri umani. A conclusione della giornata, avrà luogo il concerto “Artisti Uniti per la Pace”. Ospite speciale della serata Andrea Mingardi, cantautore, interprete, bluesman e punto di riferimento “cult” per la musica italiana. All’artista, che eseguirà alcuni brani del suo repertorio, verrà conferito il premio “Artista per la Pace 2011” per il suo notevole impegno sociale e umanitario. Nell’ambito dell’Assisi Festival si terrà l’XI edizione del Weekend Ecologico, evento che promuove l’educazione ambientale e alimentare in un’ottica di sviluppo sostenibile, avvalendosi del supporto di un Comitato Scientifico presieduto dal Prof. Vittorio Silano, presidente della Commissione Scientifica Europea EFSA - European Food Safety Authority, e della collaborazione di esperti, ricercatori e docenti universitari. Al seminario, previsto nella mattina di venerdì 23 settembre, parteciperanno delegazioni di studenti degli Istituti Scolastici della Regione, al fine di proporre stili di vita salutari, promuovere corrette abitudini alimentari e sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. Tra gli argomenti che verranno affrontati: “Tutela e conservazione del patrimonio forestale e della biodiversità in un’ottica di sviluppo sostenibile” (2011: Anno Internazionale delle foreste), “Ambiente ed eco-sostenibilità”, “Alimentazione, prevenzione e salute”, “Qualità e sicurezza degli alimenti in Europa”. In serata è previsto il concerto pianistico “Solo Recital” dell’artista internazionale Jason Peterson, che proporrà musiche di W.A. Mozart, F. Mendelssohn, F. Schubert e M. Ravel. Sabato 24 settembre, il duo Gabriella Rivelli e Corrado Peronelli proporranno il concerto “Arie d’Italia”, dedicato alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con musiche di N. Rota, A. Martelli, P. Piccioni, N. Piovani, E. Morricone.

United Artists for Peace
Via XX Settembre, 92/d
06124 Perugia
Tel. 075 5720066
Fax 075 5717481
www.peacefestival.com
uafpeace@iol.it

mercoledì 20 luglio 2011

Incontro con Andrea Tornaghi, architetto



Il settore dell’architettura vive una fase di evoluzione permanente: nello specifico, si tratta di uno scenario in cui emergono sempre nuove esigenze di tipo abitativo civile (per i privati) e di tipo business (per le superfici retail, per le sedi aziendali e per location di eventi), uno scenario complesso che vede impegnati diversi professionisti nel realizzare progetti ad hoc per l’organizzazione ottimale e funzionale degli spazi. Ne parliamo con l’architetto Andrea Tornaghi, monzese, classe 1967, professionista con un significativo background maturato sia in Italia che all’estero negli ambiti edilizia, ristrutturazioni, interior design, retail and hospitality design, certificazioni energetiche e industrial design.

Dottor Andrea Tornaghi, oggi, cosa significa essere architetto?

"Essere architetto è un privilegio che porta con sé molte responsabilità. Significa poter inventare ogni giorno spazi e oggetti nuovi, ma, soprattutto, confrontarsi con chi dovrà fruire ciò che noi, per suo conto, progettiamo. Il “Design”, non solo industrial, deve rispettare sia forma che funzione, troppo spesso, quest'ultima, dimenticata. Significa anche, sempre di più, attenzione ai nuovi materiali e tecnologie: solo pochi anni fa, nessuno sapeva cosa fosse un “cappotto” e, ora, costruiamo case con consumi energetici estremamente ridotti e sempre più orientate verso l'autosufficienza energetica"

Che ruolo svolge l’architettura nell’ambito della società contemporanea?

"Davvero una bella domanda. L'architettura è portatrice di una forza dirompente, è una delle ultime discipline umanistiche in grado di cambiare il nostro modo di vivere e il nostro territorio. Nel corso dei secoli, ha prestato la sua arte sia per luoghi di culto che per fortificazioni ed edifici monumentali e celebrativi. Oggigiorno, perlomeno in Italia, sembra un po' svilita quasi fosse inutile. I nuovi monumenti sono diventati i centri commerciali e le amministrazioni non si prodigano di certo per creare veri luoghi di aggregazione e concreti spazi pubblici. Sono stato di recente a Barcellona ed è stata una boccata d'aria: la città vive e ogni edificio pubblico è pensato per la collettività anche negli spazi accessori. Quanto ai centri commerciali di cui sopra, è stato appena inaugurato in Piazza di Spagna quello realizzato dalla mano di Foster al posto della Plaza de Toros o, meglio, dentro di essa: un esempio di come sia possibile integrare una funzione nuova e moderna nel mezzo della storia della città"

In base alla sua pluriennale esperienza, come nasce un progetto architettonico e quali sono le sue principali linee guida?

"La partenza sono le necessità del cliente e i suoi desideri che trovano espressione e guida nel nostro intervento. Sia che si tratti di un'abitazione, di uno spazio retail o di un albergo, muovo dai volumi, dal generale scendendo, poi, via via fino al minuto particolare. Ci sono però idee che permeano di sé il progetto fin dall'inizio, quali i materiali che si intendono usare o il tipo di percezione che si desidera avere dei volumi"

A suo avviso, quale deve essere il risultato finale di un progetto architettonico?

"Il benessere. Come dicevo prima, l'architettura influenza la nostra vita e lo fa spesso fisicamente. Le faccio un esempio: a Milano, in Via Montenapoleone, c'era un negozio di Versace estremamente decorato, in stile neoclassico del quale molti sono stati detrattori. Gli spazi erano però molto ben progettati e soprattutto vi erano armonia e proporzione: dentro quel negozio si stava molto rilassati, a proprio agio. L'obiettivo era stato raggiunto completamente. Per contro, vi sono edifici che ci fanno stare male: a Basilea, vi è lo Schaulager, edificio progettato come magazzino di opere d'arte, aperto per alcuni mesi l'anno come museo. L'edificio è interessante, senza dubbio un ottimo magazzino, ma, per il visitatore, risulta stressante e claustrofobico: durante la visita, sono stato colto da nausea crescente, scomparsa una volta uscito all'aperto"

Sul versante dell’impatto visivo, che cosa deve comunicare ai propri fruitori la realizzazione finale di un progetto architettonico ottimale?

"Non credo ci possa essere una risposta univoca a questa domanda. Ognuno di noi ha una propria sensibilità estetica, a volte, molto sviluppata e, altre volte, pochissimo sviluppata. Inoltre, differenti sono le richieste in partenza. In linea generale, dovrei rispondere “appagamento” per il risultato raggiunto: qualcosa che rispecchi e, se possibile, superi le aspettative del cliente. Si tratta di fattori quali la freschezza per un negozio, l’autorevolezza per uno studio legale, la magnificenza per uno spazio celebrativo..."

Lei è anche designer di interni, in particolare, per il settore furniture. Quale deve essere il valore aggiunto di un prodotto di design?

"La comodità, la semplicità e la logica di fruizione. Un qualsiasi prodotto viene prima disegnato e il riconoscimento del creatore è storia recente. C'è stata una corsa all'oggetto di “design” inteso come accattivante, strano, esteticamente riuscito: in questo ambito, Alessi ha fatto storia. Questo ha, però, portato all'esasperazione e alla riduzione, spesso, del design a una valenza puramente estetica, mentre è vero il contrario: la parte tecnica ha un’enorme importanza. Quindi, il valore aggiunto, ciò che rende un prodotto di design degno di tale nome è il perfetto amalgama tra forma e funzione, quasi diventassero una cosa sola"

In assoluto, qual è il progetto al quale lei sente di essere maggiormente legato?

"In realtà più di uno, ma forse l'ultimo, che mi sta dando molte soddisfazioni. Una ristrutturazione di un edificio industriale trasformato in residenza dove la sintonia con la committenza è stata totale e in cui abbiamo potuto utilizzare materiali naturali come il sughero e la lana e ci siamo confrontati con spazi forse rigidi ma ampi: con una serie di aperture, abbiamo realizzato dei cannocchiali per cui da ogni locale si leggono due, tre piani in profondità e si percepisce come un costante fluire di un locale dentro un altro, fino al giardino"



Info:

tornaghi@vf10.it
http://it.linkedin.com/pub/andrea-tornaghi/27/363/956

FederlegnoArredo al meeting di Rimini

Per la prima volta FederlegnoArredo, la Federazione italiana che riunisce le industrie del legno, del sughero, del mobile e dell'arredamento, sarà presente al Meeting di Rimini, che si terrà dal 21 al 27 agosto, in Rimini Fiera, con l'obiettivo di intercettare gli 800.000 visitatori e offrire un messaggio positivo ai giovani per avvicinarli nel percorso formativo e lavorativo alla filiera del legno-arredamento. Si tratta di un appuntamento importante nell'attività di promozione di FederlegnoArredo, che si declinerà nella presenza di uno stand istituzionale e, soprattutto, nella partecipazione del presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, a uno dei convegni che caratterizzeranno il Meeting.


Diomedea
Ufficio Stampa FederlegnoArredo
www.diomedea.it

mercoledì 22 giugno 2011

Record di presenze alla fiera AllDigital

Oltre 2000 visitatori, quasi più del doppio dello scorso anno, hanno sancito il grande successo della seconda edizione di AllDigital, l’expo sulle tecnologie digitali che si è svolto il 16 e 17 giugno in fiera a Vicenza. Il meglio dei servizi e delle applicazioni di ultima generazione, esposte da oltre una cinquantina di aziende, sono sfilate sulla passerella “high tech” di una due giorni ricca di eventi. «Senza falsa modestia – ha commentato Paolo Dalla Chiara, presidente di AllDigital - devo dire che abbiamo lavorato bene, ma il merito va soprattutto al digitale: il vero protagonista dei nostri tempi». Ed infatti non è un caso che il 16 giugno, giorno di inizio di AllDigital, abbia segnato una tappa importante dell'era digitale: in quel giorno, a Bruxelles, la Commissione Europea si è infatti riunita per gettare le basi dell'”Unione Digitale Europea ” prevista per il 2020. E proprio l'Europa è stata la protagonista del convegno “L'Agenda Digitale europea ed italiana, le reti e i servizi”, che ha inaugurato la manifestazione. L'intervento in diretta video di Antonio Preto, capo di gabinetto del vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, ha ribadito la volontà dell'Europa di arrivare, entro il 2020, al mercato unico digitale. «Questa è una rivoluzione paragonabile a quella dell'energia elettrica – ha sottolineato Preto – ed è di primaria importanza raggiungere gli obbiettivi prefissati entro il 2020. Il primo: la connessione ad internet veloce per il 100% della popolazione e l'abbattimento definitivo del digital divide». Un programma nel quale rientrano le soluzioni satellitari proposte in Fiera dall'azienda vicentina Open Sky con il nuovo sistema Tooway di Eutelsat/Skylogic che permette la connessione ad internet veloce via satellite anche in tutte le zone non coperte dal segnale terrestre. Il nuovo Tooway è stato presentato al “Meeting Nazionale Tooway”, evento che ha registrato la partecipazione di un gran numero di installatori e addetti ai lavori. «L’installatore è l’anello fondamentale della catena del servizio Tooway », ha specificato Fabio Valle, responsabile Marketing Strategico e Business Planning VAS di Eutelsat, nel suo intervento al convegno. «Tooway 2 è tra i migliori sistemi wireless al momento, un Wi-Max dal cielo – ha aggiunto il direttore generale di Open Sky Walter Munarini – e la nostra azienda sviluppa applicazioni wireless building automation sopra a questo potente servizio». Assieme al satellite, AllDigital ha avuto anche altri due protagonisti principali: il Cinema, al centro dell’affollatissimo dibattito, ed il Digitale Terrestre, altro convegno che ha registrato una grande partecipazione di visitatori. Diversi i seminari tecnici che hanno toccato tematiche di forte interesse per i tecnici installatori: alta definizione e TV 3D, fibra ottica e reti LAN, videosorveglianza, internet a banda larga, connessioni Wi-Fi, cablaggio strutturato, automazione domestica, sicurezza nei cantieri, hanno tutti registrato il pienone di partecipanti. “Le sale cinematografiche ed il passaggio al digitale” è il convegno promosso da AGIS-ANEC Tre Venezie, in collaborazione con Open Sky, che ha fatto il punto della situazione sulle nuove potenzialità e vantaggi della sala digitalizzata. Attualmente circa 1000 su 3500 cinema italiani sono digitalizzati, un numero destinato ad aumentare repentinamente visto il risparmio rispetto alle pellicole analogiche, che hanno raggiunto costi ormai proibitivi (circa 1000 euro a copia). «Chi non avrà il proiettore digitale tra pochi mesi sarà fuori dal mercato - ha sottolineato in apertura dell’incontro Tiziano Solmi, Vicepresidente Sezione AGIS-ANEC Tre Venezie – ed oggi l’investimento e gli aiuti per l’ammodernamento sono due condizioni fondamentali». Per quanto riguarda il Digitale Terrestre, ripreso dalle telecamere 3D di Quartarete TV si è svolto il convegno “Il digitale televisivo terrestre: esperienze, evoluzioni e prospettive” che ha affrontato le problematiche relative alla seconda fase dello “switch off” italiano. AllDigital, ha trattato quest’anno più che mai il Digitale a 360° con un calendario ricchissimo: 6 convegni istituzionali e più di 10 seminari, tra i quali anche il “1° Convegno Nazionale Installatori Tivù” a cura di Tivù con la partecipazione di otto aziende del settore TV sat/DTT e dell’operatore satellitare Eutelsat che ha registrato nei due giorni di fiera quasi 300 presenze ai soli seminari tecnici. La realizzazione della gran parte dei seminari di AllDigital Expo è stata possibile grazie al supporto dato dal Centro di Formazione Professionale Installatori Rener-IPLAB, partner AllDigital per la formazione. «Anche quest’anno i seminari tecnici hanno registrato una partecipazione straordinaria ed interessata di installatori, colmando in ogni ordine di posto le relative sale - ha commentato Tiziano Santoro, Direttore Commerciale di Rener-IPlab – a testimonianza dell’impegno quotidiano che la nostra Scuola dedica all’aggiornamento dei tecnici installatori ed alle opportunità che la tecnologia offre agli stessi per garantire nuove occasioni di lavoro». AllDigital ha chiuso l’edizione 2011 con un bilancio che va al di là di ogni più rosea previsione, tracciando gli appuntamenti digitali dei prossimi anni e fissando per giovedì 21 e venerdì 22 giugno 2012 l’appuntamento con la terza edizione.


Segreteria Organizzativa:
Promospace Srl
tel. 0444-543133
info@alldigitalexpo.it
www.alldigitalexpo.it

martedì 21 giugno 2011

Bancomat non ancora per tutti

Il 70% degli italiani possiede la carta bancomat, ma solo un utente su due la
utilizza per prelevare o fare acquisti. Una nuova ricerca Wincor Nixdorf
realizzata in collaborazione con Doxa conferma che la carta elettronica più
diffusa in Italia trova ancora almeno due resistenze nella popolazione:
sicurezza percepita non sempre sufficiente e poca dimestichezza con la
tecnologia, soprattutto tra le donne e la popolazione anziana
I principali risultati in sintesi:
• Il 70% degli italiani possiede una carta bancomat; solo il 52% la usa per prelevare, il 53%
per fare acquisti
• Il prelievo medio allo sportello è di 150 Euro. Ogni settimana in Italia si prelevano oltre 4
miliardi di Euro
• Il 29% degli intervistati esprime almeno una paura nel prelevare al bancomat: il 27% si fida
poco della tecnologia, il 23% mostra paure di natura personale
• Gli italiani che annotano il codice “pin” sul bancomat o su di un foglietto nel portafoglio sono
in via d’estinzione: ora il 67% lo impara a memoria, il 20% lo trasforma in numero di telefono
• Le abitudini rassicurano: quasi la metà degli intervistati preleva sempre allo stesso sportello
bancomat (47%), un italiano su tre lo fa presso gli stessi due o tre sportelli (37%)
• Solo il 64% dei piccoli esercenti (farmacie, benzinai, tabaccai) accetta il bancomat, ma già il
15% di loro usa i nuovi sistemi di versamento intelligente (il 20% dei tabaccai)
Milano, 24 maggio 2011 – Rimane la carta elettronica più diffusa in Italia, ormai il 70% degli
italiani ne possiede almeno una, ma incontra ancora spesso qualche resistenza. Come
conferma infatti una nuova ricerca Wincor Nixdorf realizzata in collaborazione con Doxa”1, solo
il 53% degli italiani usa il bancomat per gestire i propri pagamenti e acquisti quotidiani, il 53%
per prelevare. In questo secondo caso, il prelievo medio è di 150 Euro mentre il valore totale dei
prelievi nel Paese ogni settimana supera i 4 miliardi di Euro. Volumi importanti per un fenomeno
che – nonostante gli oltre trent’anni di servizio in Italia – sconta ancora qualche reticenza da
parte di fasce specifiche della popolazione (in prevalenza donne e anziani), soprattutto legata
alla sicurezza percepita e alla poca dimestichezza con la tecnologia.
Sportello Bancomat, questo sconosciuto (alle spalle)
Se solo un italiano su due oggi preleva allo sportello automatico, è pur vero, secondo la ricerca,
che gli utenti si ritrovano tutti, chi più chi meno, con gli stessi accorgimenti e pari buon senso
davanti ai terminali: ci si guarda alle spalle, si chiede il rispetto della distanza per la
riservatezza, si copre la tastiera nel digitare il codice “pin” o ancora si osserva l’integrità della
macchina e della tastiera. Ciò che cambia di volta in volta è la tipologia di paure dichiarate. Se
infatti il 29% degli intervistati esprime almeno una paura nel prelevare al bancomat, il 27%
sottolinea come si fidi ancora poco della tecnologia mentre il 23% mostra paure di natura
1 Nel mese di marzo 2011 sono state realizzate 600 interviste CATI (Computer Assisted Telephone Interviews) a un
campione rappresentativo della popolazione italiana 18-74 anni che utilizzano il Bancomat per prelevare.
COMUNICATO STAMPA 24/05/2011
personale (riconducibili ad aspetti soggettivi o, per esempio, a persone presenti nelle vicinanze
dello sportello).
In generale, però, la sensazione di sicurezza allo sportello è aumentata nel tempo, e oggi la
stessa consapevolezza dei rischi è di molto cresciuta. Un esempio su tutti: la “specie” di italiani
– nel recente passato ancora molto diffusa – che annotano ancora il codice “pin” sul bancomat
o in un foglietto nel portafoglio è ormai in via d’estinzione (dichiarano di tener fede a queste
errate tradizioni solo, rispettivamente, il 3% e il 7% del campione): ora il 67% degli utenti lo
impara a memoria e il 20% lo trasforma in numero di telefono da conservare, magari camuffato,
all’interno della rubrica.
Le abitudini contano. E rassicurano
Quasi la metà degli intervistati preleva sempre allo stesso sportello bancomat (47%), un italiano
su tre lo fa presso gli stessi due o tre sportelli (37%). Il luogo che si conosce spinge infatti a
credere di poter meglio controllare la situazione e riconoscere eventuali fattori di rischio. Gli
italiani sono inoltre più propensi a scegliere un ambiente al chiuso, perché ne ricavano una
sensazione di maggior sicurezza. Il 33% di chi preleva all’interno di un’agenzia della banca e il
26% di chi preleva in un locale adiacente si sente infatti del tutto sicuro nell’effettuare questa
operazione contro l’8% di chi preleva da sportelli sulla strada o presso centri commerciali.
Anche il fatto che l’ambiente sia ben illuminato incide sulla scelta (il 67% degli intervistati ha
dichiarato che predilige più spesso sportelli di questo genere).
Le abitudini incidono anche su coloro che dichiarano di non utilizzare per nulla il bancomat per
prelevare: il 52% di loro si sente infatti più sicuro ad andare in banca dal cassiere, il 45% lo
trova più comodo e il 30% ne approfitta per svolgere operazioni particolari.
Clonazione, la grande paura
Tra le paure che limitano il ricorso al bancomat, quella oggi più diffusa e percepita è
sicuramente quella della clonazione della carta. Il 19% degli italiani ha dato infatti a questa voce
il massimo valore di rischio percepito. Una risposta adeguata delle banche e l’assunzione di
particolari presidi a tutela dell’utente possono aiutare a rassicurare. Tra questi, ad esempio,
risultano graditi e valutati importanti le videocamere di sicurezza, gli sms che segnalano prelievi
superiori ad un certo importo, i sistemi di allarme che rilevano situazioni sospette a tecnologie
innovative di sicurezza aggiuntive rispetto al codice “pin” (come per esempio l’impronta digitale).
Piccoli esercenti: il versamento si fa intelligente, i pagamenti meno
Ancora oggi solo il 64% dei piccoli esercenti (farmacie, benzinai, tabaccai) accetta pagamenti
con il bancomat. Già il 15% di loro usa però i nuovi sistemi di versamento intelligente agli
sportelli bancomat per gestire il contante, percentuale che scende al 9% considerando i soli
assegni. Se infatti il 51% degli esercenti intervistati si sente del tutto sicuro nel versare allo
sportello con il cassiere, una percentuale di poco inferiore, il 30%, dichiara la stessa sicurezza
nell’effettuare questa operazione presso uno sportello bancomat. Se presso il cassiere la paura
più ricorrente riguarda la possibilità che vengano commessi degli errori nell’accredito sul proprio
conto corrente o nel contare il contante, allo sportello bancomat emerge la paura di non poter
annullare l’operazione in caso di dubbi o errori o che la carta possa essere clonata.

Fabbri: gelato senza frontiere

Bologna, giugno 2011 – Sarà tutto italiano il gelato che, dal 19 al 24 luglio, oltre cento ristoranti in tutto il mondo proporranno in una veste inedita. Fantasia e nuovi abbinamenti, tutti con un elemento in comune: il piatto. Il gelato nel piatto torna quest’anno con la sua seconda edizione, per “impiattare” il celeberrimo dessert freddo trasformandolo in ingrediente d’eccezione di preparazioni dolci o salate. E Fabbri 1905, l’azienda bolognese dell’Amarena, raccoglie “la sfida”: sarà main sponsor della manifestazione, promossa dal portale InformaCibo, con i suoi prodotti per il gelato artigianale. Dall’Italia, l’iniziativa arriverà a Parigi, Pechino, Buenos Aires, Tokyo, passando per Mosca e Hong Kong. Un vero e proprio giro del mondo alla scoperta del made in Italy culinario di cui Fabbri è esponente da oltre cent’anni. Prezioso alleato dei professionisti della ristorazione, l’azienda metterà a disposizione dei ristoratori che aderiscono all’iniziativa i suoi ingredienti per la gelateria, Amarena Fabbri in testa. “Da sempre Fabbri porta fuori dai confini italiani la bontà e la qualità del gelato italiano, promuovendone la conoscenza e la diffusione” afferma Nicola Fabbri, Amministratore di Fabbri 1905. “Usciamo dall’esperienza positiva del Firenze Gelato Festival e guardiamo con impazienza al taglio del nastro dell’edizione 2011 de Il gelato nel piatto. Metteremo a disposizione di tutti i ristoratori che sceglieranno di usare ingredienti Fabbri un kit di prodotti ad hoc: segno concreto del nostro impegno in questa manifestazione che abbatte le frontiere del gelato. Non solo quelle geografiche, ma anche quelle del gusto: questo dolce freddo e cremoso si rivelerà ingrediente perfetto in ogni tipo di ricetta”.
Ufficio stampa:
Lead Communication
Anita Lissona
anita.lissona@leadcom.it
Alessandro Bizzotto alessandro.bizzotto@leadcom.it

Scorta Famiglia Nostromo: fai il pieno di tonno per tutta l'estate

Con la stagione estiva cresce la voglia di prodotti freschi, semplici, preparati al momento e, mai come in questa stagione, il tonno non può che diventare il re della tavola. Per questo motivo, in estate la Scorta Famiglia Nostromo è ancora più utile: un’unica confezione in cui sono inserite scatolette all’olio di oliva del miglior tonno prima scelta garantito da Nostromo.

Il pack Scorta Famiglia, facilmente riconoscibile a scaffale grazie ad un’inconfondibile striscia rossa che lo contraddistingue è disponibile in differenti formati e, nelle confezioni da 8X80g e 12x80g, presenta un pratico dispenser che consente di conservare più confezioni in pochissimo spazio.

Pratico e sempre pronto nella dispensa, la Scorta Famiglia Nostromo rende più facile preparare piatti estivi squisiti e freschi in poco tempo, inoltre, saporito e versatile, la prima scelta Nostromo è l’alimento ideale per portare in tavola ogni giorno il giusto apporto di pesce nell’alimentazione quotidiana.

Disponibile presso qualsiasi insegna, la Scorta Famiglia è la scelta migliore per tutti i golosi di tonno che vogliono sbizzarrirsi in cucina senza rinunciare a qualità e gusto.

Nostromo Prima Scelta Scorta Famiglia è disponibile nei formati: 4x120g; 4x160g; 6x80g; 8x80g e 12x80g.

Contatti: Pragmatika S.r.l.
Chiara Soverini
chiara.soverini@pragmatika.it
Nicole Morgera
nicole.morgera@pragmatika.it



Rockwool, Convegno Internazione Architettura Sostenibile

Firenze, 21 giugno 2011 - Nasce dall'impegno costante in favore della ricerca di soluzioni con elevate performance di efficienza energetica, il sostegno di Rockwool Italia al "Convegno Internazionale Alfabetizzazione all’Ecologia ed alla Qualità dell’Architettura", organizzato dalla rivista Bioarchitettura, dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Provincia di Firenze. Nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, esperti di fama internazionale si confrontano oggi sul tema della bioarchitettura, ovvero di un modo di progettare e costruire basato sulle nuove consapevolezze della ecosostenibilità, della bio-compatibilità e del risparmio energetico. Perché l'architettura abbia come fine ultimo la capacità di creare luoghi in grado di rapportarsi in modo equilibrato con l'ambiente in cui si inseriscono e che inevitabilmente trasformano.

Il convegno, che si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, chiama a raccolta alcuni dei protagonisti del rinnovamento europeo dell’architettura rivolta all’uomo e all’ambiente, funzionari pubblici che hanno intrapreso azioni concrete per una più alta qualità ecologica, esperti e progettisti che nel corso degli anni hanno messo a punto e verificato proposte progettuali per ambienti di qualità. Obiettivo dichiarato dell'iniziativa, è quello di avviare un processo di alfabetizzazione all’ecologia ed alla qualità dell’architettura per sensibilizzare i cittadini e gli operatori, sia pubblici che privati.

«Come abbiamo avuto modo di notare anche attraverso le iniziative da noi promosse negli ultimi anni - afferma Mauro Tricotti, Project Sales Manager di Rockwool Italia - l'interesse verso filosofie e tecnologie costruttive eco-compatibili è in costante aumento. Sono sempre di più anche i professionisti che mettono al centro del proprio percorso di ricerca culturale, professionale e progettuale la consapevolezza di lavorare per l'uomo e per la sua salute psicofisica, operando in equilibrio con l’ambiente circostante. Questo Convegno è un passo importante per l'istituzione di un tavolo tecnico permanente teso a legare ecologia e architettura: perché la qualità degli ambienti di vita risiede innanzitutto nelle logiche di relazione».
Il Gruppo Rockwool è leader mondiale nelle tecnologie per la lana di roccia, conta 8.000 dipendenti in più di 30 Paesi e serve clienti in tutto il mondo, con 21 stabilimenti in Europa, Nord America e Asia. La missione di Rockwool consiste nella fornitura di prodotti, sistemi e soluzioni che mirino a far ottenere, nel campo della progettazione edile e industriale, elevate performance di efficienza energetica, acustica e di protezione incendio. Grazie a continue ricerche, Rockwool utilizza oggi la tecnologia di produzione più pulita al mondo nel settore della lana di roccia. Tutte le filiali hanno sottoscritto la Carta per l'Ambiente della Camera di Commercio Internazionale. E' inoltre dimostrato che un prodotto Rockwool è in grado di far risparmiare, nel corso della propria vita, fino a 100 volte l'energia necessaria alla sua realizzazione. Ciò significa ridurre considerevolmente le emissioni di CO2 e di conseguenza i danni ambientali dovuti a piogge acide, smog, effetto serra.


Ufficio Stampa
Marika Donatiello
L'Aurora Comunicazione e Marketing
Via Alessandro Serpieri, 7 - 00197 Roma
Tel.: 06.45616344 – E-mail:
donatiello@lauroracomunicazione.it

mercoledì 20 aprile 2011

Nasce Readytec Milano srl, la nuova sfida di Readytec spa

È nata Readytec Milano srl, il primo passo di Readytec spa verso il mercato del software gestionale nel capoluogo lombardo.
La sede di Milano è frutto dell’acquisizione da parte di Readytec spa di un interessante pacchetto clienti per qualità e dimensioni e di risorse specializzate con competenze acquisite su gestionali TeamSystem che ha portato alla realizzazione di una nuova azienda Readytec Milano srl. In un periodo di galleggiamento se non di contrazione delle attività imprenditoriali che purtroppo da qualche anno caratterizza le imprese italiane Readytec ha deciso di non fermarsi e di investire in una nuova sede a Milano. «Il momento sicuramente non è brillante, il mercato che noi combattiamo tutti i giorni è in difficoltà e vedo intorno a noi tanta paura. Ma la paura non ci deve fermare, va combattuta – dichiara Silvano Meloni, presidente di Readytec spa e consigliere di Readytec Milano srl - Readytec accetta la sfida e non resta ferma a guardare. Riteniamo che sia proprio questo il momento per concentrare i propri sforzi e investire (in strumenti, conoscenza, competenze) pensando al futuro. E’ per questo che abbiamo fatto questo passo». Readytec Milano srl entra dunque a far parte del Gruppo Readytec, un gruppo di Piccole e Medie imprese specializzate ciascuna nell’offerta di soluzioni specifiche (software e sistemi informativi, web design, arredamento e automazione, ristrutturazione e design, consulenza di direzione e formazione) che insieme possono fornire un pacchetto completo di soluzioni per differenti tipologie di impresa, studio professionale, struttura alberghiera e ristorativa, farmacie, uffici bancari e pubblici. «Ci siamo guardati intorno nel settore che ci è certamente più congeniale e sul quale mi sento di dire con tranquillità che siamo molto preparati, ovvero la linea TeamSystem di software gestionali e i servizi ad essi collegati – dichiara Angelo Severini, presidente di Readytec Milano srl e direttore commerciale di Readytec spa - Abbiamo incontrato un buon team di professionisti che fanno il nostro stesso lavoro, con un buon parco clienti nell’area di Milano, studi e aziende che utilizzano Software TeamSystem, ai quali possiamo garantire il nostro supporto e la nostra organizzazione per affrontare il mercato di oggi e di domani con serenità, e ora siamo pronti; subito dopo abbiamo acquistato un immobile per dare vita alla nuova sede milanese, in un’area commerciale interessante nei pressi di piazzale Loreto. I nostri obiettivi? Fornire costantemente servizi di qualità alla clientela, essere riconosciuti per le nostre capacità e per la serietà professionale, far crescere la Srl Readytec Milano insieme con i clienti attuali e futuri e lo staff di collaboratori che ha contribuito alla sua nascita». Readytec Milano si pone come interlocutore per i servizi, l’assistenza e la consulenza nei sistemi informativi: dal Software all’Hardware, Reti e Sistemi, Soluzioni Web, consulenza in Organizzazione, Controllo di gestione e System Integration. «Il nostro mercato è fatto principalmente di studi professionali e di imprese, sono loro che ci comunicano le esigenze quotidiane; a noi il compito di fornire sempre risposte adeguate e il nostro obiettivo è quello di anticipare i bisogni scandagliando un mercato che si evolve rapidamente e saper consigliare e sostenere i clienti verso la giusta direzione per la loro crescita», ha dichiarato Marina Borriero amministratore delegato Readytec Milano srl. La nuovissima società che fa capo al Gruppo Readytec è ubicata a Milano, in Via Alfredo Catalani n. 35, in un immobile di proprietà del Gruppo Readytec che consolida l’investimento fatto per lo sviluppo di Milano. Readytec Milano srl offre innumerevoli vantaggi al proprio parco clienti acquisiti e potenziali:
1) un punto di assistenza dedicato su Milano atto a consentire interventi da parte di personale tecnico sul territorio;
2) un centralino per l’assistenza telefonica con numero unico, attivo al costo di una tariffa urbana agevolata;
3) consulenti commerciali dedicati per lo sviluppo di possibili nuove aree di business e l’offerta di nuovi prodotti;
4) l’assistenza di un team di sviluppo per la personalizzazione del software e la strutturazione di reti e sistemi in collaborazione con le migliori aziende IT a livello internazionale;
5) l’apporto organizzativo e professionale di Readytec spa, primo concessionario TeamSystem italiano, organizzato e strutturato per fornire servizi e prodotti dedicati agli studi e alle aziende più esigenti;
Il "presidio" del territorio, ampliato grazie al potenziamento del team di specialisti con base a Milano, è supportato inoltre dall’intero staff di Readytec spa presente con le proprie sedi operative a Roma, Firenze, Arezzo, Colle di Val d’Elsa (SI) e con la sede legale a Chiusi (SI).
READYTEC MILANO srl
www.readytecmilano.itinfo@readytecmilano.it
Sede legale:
Via della Fontina 2 – 53043 – Chiusi (Si)
057823211
Sede operativa:
Via Catalani 35 – 20131 – Milano
02-26886111

ABB lancia il nuovo sistema di controllo Symphony Plus

ABB, gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione, ha annunciato il lancio del sistema di controllo distribuito (DCS) Symphony™ Plus. Alcune delle migliorie rese disponibili ai clienti includono una migliore produttività dell’impianto e una maggiore efficienza energetica, come pure caratteristiche potenziate dei sistemi di supervisione e sicurezza dell’impianto, nonchè minori costi globali di gestione.
Symphony™ Plus è l’ultimo arrivato nella famiglia Symphony dei sistemi di controllo ABB. La piattaforma vanta una delle più ampie basi installate di sistemi di controllo distribuiti (DCS) con oltre 6.000 unità installate nel mondo, gran parte delle quali nei settori della generazione di energia e dell’acqua.
“Attraverso il lancio del Symphony Plus portiamo il percorso di successo di Symphony al livello successivo, dando inizio a una nuova era di automazione totale d’impianto che sia semplice, scalabile, sicura e senza soluzione di continuità” ha spiegato Franz-Josef Mengede, responsabile della BU Power Generation. “Symphony contribuisce a un perfetto bilanciamento tra obiettivi di performance quali la disponibilità dei macchinari, la sicurezza operativa e l’efficienza della produzione e obiettivi di business quali l’estensione e l’ottimizzazione della vita degli impianti, la riduzione delle emissioni di CO2 e la conformità alle disposizioni di legge, fornendo di conseguenza ai clienti uno strumento essenziale per il raggiungimento di una crescita sostenibile e redditizia.”
Symphony Plus è applicabile a un ampio spettro di configurazioni e applicazioni d’impianto, soprattutto nei settori della generazione di energia e dell’acqua. Flessibilità e scalabilità caratterizzano la piattaforma, progettata per soddisfare le esigenze di piccole applicazioni serverless tanto quanto quelle di architetture più complesse multisistema e multi server. Symphony Plus supporta la completa integrazione di dispositivi di campo, sistemi di automazione di processo e controllo di turbina, SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition) e sistemi di controllo della rete elettrica, così come sistemi gestionali e di manutenzione. Symphony Plus fornisce agli utenti un ambiente di controllo sicuro e affidabile, le cui insite funzioni di sicurezza prevengono accessi non autorizzati al sistema.
ABB ha di recente annunciato l’impegno a estendere il ciclo di vita alla gamma di sistemi di controllo Symphony Harmony e Symphony Melody come parte della strategia 'evoluzione senza obsolescenza'. Questo approccio si basa sull’introduzione di nuove tecnologie permettendo ai clienti di gestire efficacemente le esigenze del ciclo di vita nella totale salvaguardia dell’investimento a lungo termine, assicurando ulteriori benefici nella piena compatibilità della nuova offerta con quella precedente. L’impegno di ABB prevede che l’investimento nello sviluppo della gamma di prodotti Symphony consenta ai clienti di gestire le esigenze del ciclo di vita dell’impianto, diminuendo nel contempo i costi di gestione.
ABB (www.abb.com) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility ed alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB impiegano circa 124.000 dipendenti in oltre 100 Paesi.