sabato 28 settembre 2013

Assocalzaturifici contro la contraffazione

Assocalzaturifici ha partecipato al seminario "CONTRAFFAZIONE E SICUREZZA DEI PRODOTTI: UNA NUOVA SFIDA NEL MERCATO GLOBALE", organizzato da R.E.S. - RAGGRUPPAMENTO EUROPA SOCIALE presso la Provincia di Milano.
Presente per l'Associazione Arturo Venanzi, vice presidente Assocalzaturifici con delega all'internazionalizzazione. "Il comparto moda calzature – dichiara Venanzi - genera un fatturato di oltre 7 miliardi all'anno (2012), impiega più di 78.000 persone e contribuisce alla bilancia commerciale del nostro Paese con un attivo di oltre 3,8 miliardi di euro all'anno (2012). Siamo un'industria dinamica che opera su tutti i mercati mondiali ed esporta l'84% del valore della produzione (2012). In qualsiasi contesto operino, i marchi della calzatura italiana combattono una battaglia impari contro i contraffattori, sia sui mercati nazionali che su quelli dei Paesi Emergenti. Il falso fa perdere 20mila posti di lavoro in Italia all'anno e con il mercato globale e la rete tutto si complica". "Il termine Made In Italy o le espressioni italiansounding – conclude Venanzi - sono gli strumenti attraverso cui i contraffattori cercano di indurre il consumatore a pensare che il prodotto del brand sia autentico. Per questa ragione è vitale che le autorità europee si dotino di strumenti efficaci per la sorveglianza dei mercati e incidano profondamente anche nei negoziati bilaterali. Fondamentale, però, diventa anche introdurre strumenti di tracciabilità validi per il mercato comunitario. Il pacchetto legislativo della Commissione Europea sulla sicurezza dei prodotti e la vigilanza del mercato è un passo importante per armonizzare le norme in Europa. L'art. 7 sull'obbligatorietà dell'indicazione di origine, poi, è doppiamente importante. Lo è nei confronti del consumatore perché garantisce un'informazione che lo può orientare nella valutazione di acquisto insieme ad altri elementi previsti dal testo di legge. Lo è, analogamente, per le autorità di controllo, perché possano mettere in campo tutte le verifiche del caso. È tra l'altro fondamentale che questa norma venga estesa anche alle vendite on line".
 
 

mercoledì 25 settembre 2013

AD AIPEM LE RP DELLA PRESTIGIOSA SARTORIA CHIUSSI

Aipem al fianco della sartoria Chiussi da Pitti agli abiti per il matrimonio di Belen

La sigla di Paolo Molinaro cura l'immagine del prestigioso atelier che vende
le proprie creazioni in tutto il mondo e di recente ha vestito Stefano De Martino
nel giorno del suo matrimonio con la showgirl argentina

 

Udine, settembre 2013 – E'affidata all'agenzia di comunicazione Aipem la gestione dell'immagine e delle pubbliche relazioni della prestigiosa sartoria Chiussi, storico brand della moda maschile che dal 1868 veste lo stile e l'eleganza di imprenditori, artisti e personaggi dello spettacolo in tutto il mondo. La collaborazione è stata avviata lo scorso aprile in occasione di Pitti Uomo 84  e ha l'obiettivo di cogliere le più interessanti opportunità di visibilità per lo storico brand facendo leva su alcune azioni specifiche, dal vip wearing alla partecipazione ai più importanti appuntamenti internazionali dell'alta moda maschile. "Il nostro obiettivo è quello di offrire al cliente una consulenza ampia e diversificata – sottolinea Paolo Molinaro , Presidente del gruppo Aipem – Vodu - che spazi dalle relazioni pubbliche tradizionali alle collaborazioni più originali e creative con il mondo dello spettacolo e del fashion". Il brand Chiussi è particolarmente apprezzato dalle celebrities per l'eleganza senza tempo delle sue creazioni: la prima "star" griffata Chiussi fu Gabriele d'Annunzio, affezionato cliente della sartoria nel primo Novecento, cui seguirono fra gli altri anche Giorgio Albertazzi, Laura Pausini - una delle poche donne a frequentare la sartoria - che di Chiussi scelse un femminilissimo smoking, Toni Servillo. Ultimi in ordine di tempo sono stati gli abiti realizzati per Giordano Bruno Guerri, in occasione delle celebrazioni per il 150mo anniversario della nascita di d'Annunzio, e per Stefano De Martino, che il giorno del suo matrimonio con Belen Rodriguez ha indossato due completi disegnati e realizzati appositamente per lui dalla sartoria Chiussi. Giorgio Chiussi, che appartiene alla quinta generazione della famiglia ed è l'attuale titolare della sartoria, disegna e realizza anche proprie collezioni e quest'anno è entrato nella rosa dei finalisti di "Who Is On Next? Uomo", uno dei più importanti concorsi internazionali nato dalla collaborazione fra Pitti Immagine, L'Uomo Vogue e Altaroma per individuare i futuri fashion designer di successo.

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venerdì 20 settembre 2013

Previsioni vendite in forte rialzo nel 2013: Africa e Medio Oriente nuova frontiera del settore elettrodomestici

Crescita e potenzialità nella zona MEA per il settore del bianco tema dell'incontro
fra il General Manager Whirlpool Lorenzo Milani e i top manager ex bocconiani

 

Africa e Medio Oriente (MEA) come nuova frontiera nel mercato degli elettrodomestici: è stato il tema dell'incontro di ieri fra top manager ex bocconiani tenuto da Lorenzo Milani, General Manager Regione Mediterranea di Whirlpool, nel Centro Operativo di Comerio (Va). A fronte di una situazione di mercato piatta in Europa, il settore elettrodomestici conosce nei Paesi che costituiscono il mosaico MEA un andamento positivo, tipico di economie che, pur fra difficoltà di diversa natura, sono orientate da alcuni anni alla crescita. «Stiamo parlando di una situazione estremamente variegata –precisa Milani–, situazione che richiede dei distinguo data la complessità del tessuto di quest'area, in cui convivono economie che viaggiano a velocità molto diverse. Si va da Paesi con un Pil significativo come Qatar, Israele, Kuwait, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Oman e Bahrein a realtà che si stanno avvicinando ai livelli europei, quali la Turchia. Ma le chiavi di lettura per i diversi Paesi non si limitano a riscontri puramente quantitativi; ci sono fattori geopolitici che condizionano in maniera decisiva l'andamento dell'economia e che bisogna considerare con attenzione nelle strategie aziendali». Nella zona MEA la previsione delle vendite di elettrodomestici Whirlpool è molto ottimistica confermando una tendenza alla crescita che dal 2010, anno in cui il mercato europeo ha cominciato a declinare. Nel 2012 i volumi del settore elettrodomestici nella zona MEA considerata (i 32 Paesi con un mercato più sviluppato) sono stati pari a 35 milioni di pezzi. «Se la zona MEA, nel suo complesso, conosce un trend di crescita, ogni nostra azione deve essere declinata nei diversi mercati –spiega Milani–; da qui la necessità di categorizzarli, in base al grado di attrattività, secondo specifici obiettivi, dal rafforzamento della presenza alle singole strategie dettate dalle difficoltà di penetrazione, dalle indagini conoscitive della situazione di mercato alla creazione di hub». A dispetto della disparità nelle condizioni dei singoli Paesi, e che vede ancora la presenza di molte economie non mature nel continente africano, la zona MEA rappresenta per gli analisti un'area con grandi possibilità di sviluppo, in forza del suo miliardo 200mila abitanti, quasi la metà dei quali residente in aree urbane. Sono oltre 50 le città che superano il milione di abitanti. Tra gli indicatori più significativi della crescita economica per l'Africa da ricordare che la voce commercio, in dieci anni, è passata dal 66% all'84% del Pil, l'indebitamento dei Paesi è sceso dal 22% all'8%. Oggi sono più di 50 le grandi compagnie a realizzare fatturati da almeno un miliardo di dollari in Africa.   

 

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Cleto Sagripanti nuovo presidente FIAMP

Cleto Sagripanti, presidente di Assocalzaturifici, sarà il nuovo presidente di FIAMP, Federazione Italiana dell'accessorio Moda Persona aderente a Confindustria, per il prossimo biennio 2013/2015. Nominato durante un incontro tra le associazioni aderenti (Aimpes - manifattura pelli-cuoio e succedanei, Anfao - occhialeria, Federorafi - oreficeria-gioielleria e Aip - Associazione Italiana Pellicceria, oltre ad Assocalzaturifici), Sagripanti raccoglie il testimone da Cirillo Marcolin con l'obiettivo di rappresentare il sistema delle associazioni legate al mondo dell'accessorio valorizzandone il ruolo all'interno di tutto il sistema moda. "Il mio mandato – dichiara Cleto Sagripanti - sarà orientato, in continuità con l'ottimo lavoro svolto dall'amico Marcolin, a rafforzare la sinergia tra la città di Milano, i Saloni che le nostre associazioni rappresentano e i principali attori della moda. Sono convinto che la centralità di Milano nella moda non può prescindere dalle nostre manifestazioni fieristiche che sono un fondamentale elemento di attrazione di migliaia di compratori internazionali. Lavorerò dunque per comunicare al meglio questo nostro ruolo e creare sempre più legami concreti con le forze politiche e di rappresentanza degli imprenditori e degli stilisti, con i commercianti e i media per valorizzare il ruolo dell'accessorio protagonista del mosaico della moda milanese". Il neo presidente sarà affiancato dal direttore di Assocalzaturifici Fabio Aromatici, che assumerà la carica di segretario generale della Federazione, e da Cirillo Marcolin, che assume la carica di vicepresidente.

 

Torpado diventa "Impudent" con Aipem

Nuova campagna stampa per il marchio di mountain bike di alta gamma

Sfrontati, energici e amanti dell'adrenalina pura: sono questi i veri fan di Torpado Impudent impegnati a cavalcare uno dei purosangue della prestigiosa scuderia di biciclette e che si riconosceranno nella nuova campagna realizzata per il brand veneto dal gruppo Aipem-Vodu. La sigla udinese di Paolo Molinaro, che accompagna già da due anni Torpado Impudent nella strutturazione della propria architettura di brand e nelle attività di comunicazione più di frontiera, ha realizzato una nuova campagna stampa monosoggetto che sarà declinata sui maggiori quotidiani e magazine sportivi per intercettare un target davvero dinamico. Incentrata sui prodotti che hanno avuto più successo nel 2013, ovvero l'innovativa mountainbike Torpado Impudent Nearco e Levizir, la entry level del mondo carbon di qualità, l'operazione è volta a sostenere una delle promozioni più interessanti del settore, imperdibile per i veri amanti del Cross Country e non solo. Le attività di comunicazione che Aipem-Vodu ha sviluppato per il brand veneto però non si fermano qui e coinvolgono anche il mondo online Torpado: la gestione dei contenuti della pagina Facebook e del canale Youtube del marchio sono infatti gestiti dal team Social della sigla udinese, che ha al suo attivo una notevole expertise nel mondo della comunicazione sportiva in rete. Il team che ha ideato e realizzato la nuova campagna Torpado è composto dalla coppia creativa Maurizio Clemente (Copywriter) e Stefano Mainardis (Art Director).

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Umanesimo d'impresa ed economia sociale di mercato sono la via per uscire dalla crisi

Marco Vitale protagonista al 10° incontro Piccola Biblioteca Inaz a Milano assieme ad Annalori Ambrosoli, Roberto Bertazzoni, Vittorio Coda ed Ermanno Olmi.
Al centro del dibattito i valori d'impresa che possono accompagnare Italia ed Europa in questo tempo di trasformazioni

 

 

«Quando l'imprenditore agisce sulla base del valore della "proprietà professionale", comportandosi verso l'azienda e il contesto in cui opera con senso di responsabilità, tutto il sistema economico ne trae vantaggio. È questa lezione del liberalismo europeo che noi dobbiamo raccogliere, contrapposta al pensiero dominante negli USA da vent'anni. Quel pensiero basato sul gigantismo della finanza e sulle lobby, quel pensiero che ha portato alla crisi». Così ha parlato Marco Vitale lunedì 16 settembre al convegno organizzato da Inaz alla presentazione del lavoro di Marco Manzoni Marco Vitale – Sherpa d'idee e costruttore di ponti. Ad aprire il convegno Linda Gilli, presidente e amministratore delegato di Inaz, che ha spiegato così il senso dell'appuntamento: «Siamo convinti che oggi, oltre a fare bene impresa, sia necessario fare Cultura d'impresa. Ossia valorizzare il fare in ogni ambito per il Bene comune, in modo che l'economia e la finanza siano al servizio dell'uomo e non viceversa. Con le sue parole e il suo operato, Marco Vitale offrire questi valori al mondo imprenditoriale e alle nuove generazioni». In sala anche gli altri protagonisti del video-dialogo: Annalori Ambrosoli, vedova di Giorgio, al quale Vitale dedicò un celebre articolo pubblicato sul Giornale di Montanelli pochi giorni dopo l'assassinio; il patron di Smeg Roberto Bertazzoni; l'economista Vittorio Coda; e il regista Ermanno Olmi, che con Vitale condivide molti impegni e molte passioni. L'incontro ha ripercorso la vita, le amicizie e le passioni di Marco Vitale per tracciare il ritratto di un uomo che da sempre, nel suo lavoro di docente e consulente per le aziende, porta avanti l'idea di un umanesimo d'impresa, «la sola visione –ammonisce Vitale– che può contrastare gli effetti di una crisi oramai sistemica». Una visione prettamente europea, contrapposta a quella americana, spiega ancora Vitale: «Il recupero economico statunitense è basato sulla sabbia. Le grandi banche che hanno causato la crisi sono ancora lì, più potenti. In questi giorni si è ventilata la nomina a presidente della Federal Reserve di Lawrence Summers, il fautore della deregulation che ha portato al crollo del 2008. Il divario fra ricchi e poveri è ai massimi storici. Il grande pericolo viene dall'America e l'Europa non deve seguire questa strada, ma insistere su un liberalismo vero e su un'economia sociale di mercato che fa parte della nostra cultura». Dall'incontro è emerso un valore condiviso, la consapevolezza di far parte di una comunità in cui ogni soggetto è chiamato a fare la sua parte. «Anche e soprattutto nel ruolo di imprenditore –conclude Vitale–. Le nostre esperienze migliori spesso provengono dal mondo delle imprese familiari: imprenditori che non si sentono semplicemente padroni di un'azienda, ma che con senso di responsabilità verso dipendenti, fornitori, stakeholder e società intera mirano a costruire qualcosa per le generazioni che verranno».
 
 

HealthCity/Basic-Fit torna interamente nelle mani dei fondatori

HealthCity/Basic-Fit, la più grande catena di fitness in Europa, è tornata nelle mani dei suoi fondatori, che ne hanno riacquistato il 50% dal fondo di investimenti Waterland.

Nel 2005 i fondatori avevano deciso di dare maggior impulso alla strategia di crescita di HealthCity attraverso un aumento di capitale da parte di Waterland. Con l’apertura di nuovi club e attraverso diverse acquisizioni in Olanda, Belgio e Germania, in meno di tre anni HealthCity è cresciuta esponenzialmente, portando il numero di club da 11 a più di 100, mentre la quota societaria di Waterland all’epoca arrivò al 50%. Nel 2009 e nel 2010, oltre all’acquisizione della catena low-cost Basic-Fit, sono stati acquistati anche i club Fitness First in Francia, Italia, Spagna e Benelux. Il gruppo HealthCity/Basic-Fit conta attualmente più di 750.000 soci attivi in oltre 280 club presenti in 7 paesi, numeri che ne fanno la più grande catena di fitness nel continente europeo. Il format Basic-Fit offre un abbonamento low-cost in più di 150 club in Olanda e Belgio, che garantisce a tutta la famiglia accesso illimitato alle strutture a soli 15,95 € al mese. HealthCity è il marchio fitness Premium del gruppo, caratterizzato da location esclusive in città come ad esempio Amsterdam, Madrid, Milano e Parigi. All’interno di questa formula vengono offerti numerosi servizi aggiuntivi quali sauna, piscine e coach personali. HealthCity/Basic-Fit aspira ad espandere ulteriormente la propria posizione di leader nel mercato. A settembre e ottobre di quest’anno verranno aperti cinque nuovi club in Olanda e Belgio e altri sei verranno inaugurati tra dicembre e gennaio. L’obiettivo è continuare a crescere con l’apertura di 15 nuovi centri ogni anno. Rene Moos, CEO: “È una nuova pietra miliare nella storia trentennale della nostra azienda. Siamo estremamente soddisfatti, come fondatori, di aver riacquistato il 100% del business e siamo grati a Waterland per l’importante contributo dato alla crescita della nostra azienda in questi ultimi 8 anni”. Rob Thielen, presidente e fondatore di Waterland Private Equity Investments: “Siamo immensamente orgogliosi della posizione di leader che HealthCity/Basic-Fit ha raggiunto nel settore del fitness europeo. Tra il 2005 e il 2013, periodo in cui Waterland era comproprietario del gruppo, sono state effettuate 25 acquisizioni e sono stati aperti più di 50 club. Questo ha richiesto enormi sforzi e, per Waterland, si è trattato sino ad ora del più grande processo di buy & build all’interno del nostro portafoglio di investimenti. Il gruppo HealthCity/Basic-Fit è ora ben posizionato per la prossima fase di crescita nel dinamico settore del fitness europeo e auguriamo grandi successi al management team, composto da Rene Moos, Eric Wilborts, Dennis Aarts e Hans van der Aar”.

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giovedì 12 settembre 2013

ABB: manovrare le più grandi navi da crociera con una precisione al decimetro

La nuova leva Azimut di ABB per i sistemi di propulsione marini si aggiudica

il prestigiosissimo premio "Red Dot Deisgn Award"

 
ABB, gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, si è aggiudicata il prestigioso premio "red dot award" 2013 per il design di prodotto, in riconoscimento alla nuova leva di comando Azimut, che permette di manovrare navi da crociera giganti con una precisione al decimetro. La leva di comando Azimut è così precisa da poter manovrare con facilità navi enormi; ad esempio, la nave da crociera "Allure of the Seas" (lunga 360 metri e dal peso lordo di più di 200,000 tonnellate), con la leva Azimut, può virare completamente di 360°sul proprio asse. Questa tecnologia sarà una caratteristica fondamentale dei sistemi di viraggio nelle nuove navi da crociera. Il dispositivo è il cuore degli equipaggiamenti utilizzati sulle navi con sistema di propulsione Azipod per controllare la velocità di propulsione e l'angolo di virata (steering angle), ed è parte integrante del sistema IMI di ABB (Intelligent Maneuvering Interface system). La velocità delle eliche di propulsione è controllata attraverso il movimento della leva sull'asse orizzontale, mentre l'angolo di virata è controllato dalla rotazione della leva intorno al suo asse verticale. Una delle caratteristiche dell'ultima versione della leva Azimut è l'utilizzo di fermi programmabili – chiamati "feeling point". Inoltre, il design premiato, dona all'Azimut luci che possono essere regolate per massimizzare la visibilità di notte o in condizioni di sole intenso. "Il nuovo design della leva è stato concepito per migliorarne sia l'utilizzo che gli aspetti ergonomici, incrementandone i livelli di sicurezza", ha dichiarato Veli-Matti Reinikkala, responsabile della Divisione Process Automation di ABB. "Vincere questo prestigioso premio ha significato molto per noi e dimostra il raggiungimento dei nostri obiettivi nella creazione di un'interfaccia distintiva, chiara e di facile utilizzo da parte del personale, che offre un controllo preciso e prevedibile per diverse tipologie di navi". Una giuria di 37 esperti a livello internazionale hanno valutato prodotti presentati da più di 1.800 produttori, designer e architetti, provenienti da 54 paesi, valutando i livelli di innovazione, funzionalità, qualità, ergonomia, durata e aspetti legati all'impatto ambientale. Il concorso che premia il miglior design esiste dal 1955. Il premio è un marchio di qualità riconosciuto a livello internazionale.
 
 

Progetto Arte del sogno: LYRA, De Agostini, Associazione Illustratori

Anche quest'anno LYRA (il brand di FILA dedicato al disegno artistico e alle belle arti) - in collaborazione con gli esperti di DeAgostini Scuola e con il patrocinio dell'Associazione Illustratori (AI) - promuove il Premio LYRA, il progetto-laboratorio dedicato alle scuole secondarie di primo e secondo grado che propone a docenti e ragazzi un tema e un concorso per incentivare lo sviluppo dell'espressione artistica. Giunto alla sua  quarta edizione, il Premio LYRA, rinnova e consolida l'impegno del brand a sostegno del mondo della scuola, dei docenti e degli studenti. Titolo del concorso di quest'anno: "L'arte del sogno".

Il progetto L'arte del sogno ha l'obiettivo di aiutare gli studenti a immaginare a occhi aperti e a realizzare i propri sogni dando forma alle loro fantasie. Come affermò Paul Klee nel 1920 "L'arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile l'invisibile" ed è proprio per questo che L'arte del sogno chiede ai singoli studenti delle classi delle scuole italiane di dare voce alle proprie aspirazioni e alle grandi e piccole utopie attraverso un disegno.  Con L'Arte del sogno i ragazzi sono chiamati a liberare le proprie idee, anche le più improbabili, trasformandole in immagini. Una giuria di esperti giudicherà i lavori pervenuti, premiando i ragazzi più creativi, quelli che meglio avranno saputo esprimere il loro sogno in un'opera d'arte, lasciandosi guidare dall'immaginazione. Gli elaborati migliori vinceranno un viaggio per la propria classe (1 per le scuole medie e 1 per i licei) alla scoperta di una città d'arte italiana a bordo dell'Arte del Sogno special bus. Tutti i progetti presentati saranno pubblicati online sul sito fila.it nella sezione 'A scuola' per essere votati dal pubblico. Le due opere più cliccate saranno premiate con workshop tenuti da illustratori AI. Per supportare il percorso didattico di ragazzi e insegnanti è stato creato sviluppato un kit per colorare i sogni composto da:

 

·        una guida didattica con le istruzioni

·        un calendario con tutte le date della varie fasi del lavoro

·        1 astuccio ciascun per studente contenente materiale per il disegno artistico (prodotti LYRA)

 

 

LE NOVITÀ DI QUESTA EDIZIONE

Inoltre, quest'anno, ogni classe potrà produrre un video backstage, svolto durante la realizzazione del progetto, che sarà poi pubblicato su una gallery ad hoc sul sito fila.it e votato dagli utenti.  Il video che raccoglierà più consensi vincerà una preziosa valigetta Prestige LYRA Rembrandt contenente 100 matite colorate LYRA Polycolor e tanti accessori. Una sfida particolarmente ambiziosa che però avrà anche un supporto social. Gli studenti e gli insegnanti, infatti, a partire da settembre, avranno un alleato in più: la pagina Facebook di LYRA (http://on.fb.me/ZKMX7x) dove troveranno news, consigli utili e curiosità sui prodotti e sull'arte per trovare spunti creativi  sempre nuovi e un canale per dialogare con l'azienda.

Tutte le informazioni sul concorso su www.fila.it

lunedì 9 settembre 2013

A TAVOLA A FRANCOFORTE

Come Goethe o il famoso skyline sul Meno, anche l'Apfelwein, ossia il vino di mele, è uno dei simboli di Francoforte. A differenza dei primi, però, quest'ultimo ha una storia ben più antica. Le origini risalgono infatti al tempo dei Romani, grandi fan della rinfrescante bevanda alcolica. Pare che anche Carlo Magno ne fosse un grande estimatore. Il massimo della popolarità per l'Apfelwein arrivò tra il XVI e XVII secolo, quando diventò il sostituto più diffuso del vino tradizionale, la cui produzione ai tempi fu compromessa dalla fillossera. Una volta stabilitosi sulle tavole della popolazione locale, il vino di mele conquistò facilmente e velocemente la posizione di bevanda più popolare di Francoforte e dell'Assia. Un primato che continua tutt'oggi, per la gioia e l'orgoglio degli abitanti di Francoforte e regione. La cultura dell'Apfelwein è così strettamente legata alla vita di Francoforte, tanto da essersi guadagnato un festival annuale a metà agosto. Per circa 10 giorni gli abitanti e i visitatori della città celebrano la bevanda cittadina con un ricco programma gastronomico e di intrattenimento. Chiamato anche "Schoppe", "Äppler", "Stöffche" e "Ebbelwei" nel dialetto locale, il vino di mele si trova ovunque ma è nei locali tradizionali, e il quartiere di Sachsenhausen ne è considerato la roccaforte, che lo si gusta al meglio, servito direttamente dal produttore nella Bembel, tipica brocca di terracotta smaltata in grigio e blu, e bevuto in un bicchiere di vetro leggermente lavorato, il cosiddetto Gerippte. L'Apfelwein accompagna piatti sostanziosi come costatine di maiale e crauti, patate servite con la salsa verde tipica di Francoforte (Grüne Soße) e naturalmente anche Handkäs mit Musik, un piatto a base di formaggio marinato, servito con tante cipolle. Per vivere la tradizionale ospitalità di Francoforte il pacchetto soggiorno   "Ebbelwei-Wochenend" propone un fine settimana di un pernottamento, un giro sul tram storico „Ebbelwei-Expreß" (www.ebbelwei-express.com), una Frankfurt Card, per l'uso gratuito dei mezzi pubblici e molti altri vantaggi, e una cena in un locale  tipico dove gustare le specialità regionali accompagnale dal vino di mele. Valida tutto l'anno, l'offerta parte da 70 Euro per persona in camera doppia. Per maggiori informazioni e prenotazioni: Tourismus+Congress GmbH Frankfurt am Main, Tel. +49 (0)69 21 23 88 00, info@infofrankfurt.de. La cucina di Francoforte è ricca come la città stessa con una varietà di ristoranti gourmet per tentare i palati più sofisticati. Oltre ai locali della tradizione, la città sul Meno vanta anche ristoranti premiati da stelle Michelin e cappelli da cuoco Gault Millaut. A tavola chi cerca menu d'autore, può fare tappa negli stellati: Villa Merton, il cui team di cuochi punta alla cucina regionale di stagione (www.villa-merton.de), Erno's Bistro per la cucina tradizionale francese (www.ernosbistro.de), Restaurant Français all'interno dello storico hotel Steigenberger Frankfurter Hof (www.francais-restaurant.de/en/) e Tiger-Gourmetrestaurant (www.tigerpalast.de/gastronomie) all'interno del Tigerpalast per chi, dopo una serata di varietà, è alla ricerca di una cucina sofisticata. Città con uno dei panorami artistico-culturali più ricchi della Germania, dopo la visita a un museo Francoforte offre la possibilità di portare l'arte (culinaria) anche in tavola. Il famoso Städel Museum, eletto "Museo dell'anno 2012" dall'International Association of Art Critics (AICA), accoglie al suo interno l'Holbein's con una raffinata cucina regionale e internazionale (www.meyer-frankfurt.de). Con vista sul limitrofo parco, il ristorante Emma Metzler nel Museo di Arte Applicata si è guadagnato un'ottima fama grazie ai deliziosi menu di mezzogiorno ogni giorno diversi (www.emma-metzler.com).

 

www.frankfurt-tourismus.de

martedì 3 settembre 2013

Oman Air annuncia il proprio sostegno al Polo

Oman Air conferma il proprio supporto agli sport di alto livello annunciando la sponsorizzazione di diversi tornei di Polo europei. La prima competizione, l'Oman Air Duke of Wellington Trophy, si è tenuta in Inghilterra l'11 agosto presso il Guards Polo Club situato nel Windsor Great Park, dove si sono fronteggiati in un'emozionante sfida due team di altissimo livello. Il risultato della competizione ha visto i Mad Dogs battuti dai Black Eagles con un punteggio di 8-3½. I prossimi eventi in programma sono l'Oman Air Duke of Cornwall Trophy e l'Oman Air Autumn Nations Cup (entrambi si svolgeranno presso il Guards Polo Club) ed infine si svolgerà in Germania l'Oman Air Frankfurt Gold Cup. La sponsorizzazione del Polo è un altro passo della compagnia aerea del Sultanato dell'Oman volto a sostenere gli sport d'eccellenza e fa seguito alla sponsorizzazione di Oman Sail, il cui trimarano Oman Air-Musandam ha partecipato quest'anno alla prestigiosa regata Rolex Fastnet. Inoltre, Oman Air ha dato recentemente supporto all'Oman Football Association ed al pilota sportivo di Porsche - Ahmad Al Harthy. Ciascuno di questi eventi ha come risultato la comunicazione del marchio Oman Air ad un pubblico altamente selezionato, garantisce copertura televisiva e dà risalto non solo ai prodotti e ai servizi della compagnia aerea ma anche alle bellezze uniche del Sultanato dell'Oman, destinazione turistica di prestigio. Al termine della prima competizione di Polo, congratulandosi con il team Black Eagles per la vittoria, Mohammed Al Shikely, General Manager Marketing di Oman Air ha dichiarato: "I giocatori del team Black Eagles hanno dato prova di grande abilità nel corso dell'Oman Air Duke of Wellington Trophy e sono convinto che la loro vittoria sia assolutamente meritata. La finale, rivelatasi un match entusiasmante, non avrebbe potuto essere un esempio migliore per tutti quegli spettatori che ancora non conoscono questo sport". Il match è stato seguito dagli invitati di Oman Air dal Royal Box. Tra gli invitati erano presenti anche il Duca di Wellington, fondatore del Club, diplomatici e alti rappresentanti del mondo degli affari. Mohammed Al Shikely ha proseguito dichiarando: "Vorremmo inoltre ringraziare tutte le squadre che hanno preso parte alla competizione, il Duca di Wellington, il Guards Polo Club e tutti i nostri ospiti che si sono adoperati per trasformare l'evento in un grande successo". Il Guards Polo Club, fondato nel 1955 dal Principe Filippo, Duca di Edinburgo, che ne divenne il presidente, è il più grande Polo Club europeo in termini di membri e numero di campi.
 

Dalla terra al web, prodotti contadini sono ora on line

Tutti i sapori del maso a casa. Una bottega contadina virtuale dove acquistare leccornie e specialità uniche. Una selezione di prodotti è in vendita anche on line, disponibile per tutti, dal Brennero a Santa Maria di Leuca. E dopo aver assaggiato e gustato la voglia di recarsi in Alto Adige per assaporare tutta l’atmosfera in cui i prodotti vengono realizzati sarà ancora più forte. Una tentazione a assecondare per visitare il maso e vedere in diretta l’allevamento delle capre e degli  ottimi formaggi, oppure i frutteti, culla degli squisiti succhi di frutta e dolcissime marmellate. La proposta rimane sempre aperta.
Partner dell’iniziativa della bottega on line è „Pur Südtirol“, punto vendita che da anni ha creduto nei prodotti genuini dei contadini, nelle filiere del territorio, nella piccola produzione a livello famigliare che garantisce prodotti di alta qualità, che esulano dalla filosofia delle grandi catene di produzione, le quali privilegiano le grandi quantità a dispetto della qualità. Piccolo è bello, potrebbe essere il motto di „Pur Südtirol“ che ogni giorno riceve dai masi i prodotti freschi che rimette in vendita nei suoi negozi di Merano e Brunico. Un mercato dove vengono convogliati i piccoli produttori altoatesini, per offrire ai clienti, in una volta sola, la possibilità di spaziare su diverse tipologie di prodotti, altrimenti non disponibili se non ai masi stessi. I prodotti contadini infatti non prevedono la grande distribuzione, i prodotti Gallo Rosso, al di fuori dei masi, possono essere trovati in pochi punti vendita in alcuni paesi dell’Alto Adige. Per una vendita più capillare e non solo confinata all’Alto Adige, si è pensato di utilizzare i moderni sistemi di vendita, ormai consolidati da anni sul mercato, con un on line shop dove comprare con un click i prodotti Gallo Rosso.
Il sito è strutturato in maniera che si possa comprare i prodotti in modo semplice e immediato: per incominciare sono disponibili circa 100 differenti prodotti, tra cui succhi, sciroppi, confetture di frutta, formaggi, pane, erbe aromatiche. Non potendo toccare con mano il prodotto, si è cercato di dare spazio a esaurienti spiegazioni sugli ingredienti e sul produttore stesso. I prodotti scelti dal cliente vengono virtualmente messi in un cestino; durante l’operazione viene indicata la disponibilità, il prezzo, i termini di consegna. Se il cliente vuole procedere con l’acquisto, clicca sul tasto “alla cassa” con il pagamento con carta di credito o bonifico bancario. E dopo qualche giorno, il sapore più autentico dell’Alto Adige arriva a domicilio.
 

Connettività, tre tecnici varesini di Whirlpool danno vita agli elettrodomestici smart di ultima generazione

Si tratta di Giuseppe Grauso, Ettore Arione e Matteo Fantinato; lavorano nel sito varesino Whirlpool di Cassinetta di Biandronno, fisici i primi due, ingegnere il terzo, e fanno parte del team globale "connettività" della multinazionale, quello che ha realizzato la prima suite di elettrodomestici "intelligenti" (ossia gestibili in remoto da smart phone, tablet e pc) in commercio da quest'anno negli USA. Al momento, tra le altre cose, si stanno occupando dello sviluppo degli elettrodomestici smart che saranno sul mercato italiano tra 18 mesi. Il team, nato tre anni fa, si è da subito focalizzato sulla ricerca e lo sviluppo della tecnologia smart, in particolare sull'integrazione della tecnologia wi-fi nei modelli di elettrodomestico in vendita sul mercato europeo; «Insieme con il Politecnico di Milano ci siamo concentrati sullo sviluppo di antenne wi-fi ottimizzate per le caratteristiche dei nostri elettrodomestici -ricorda Giuseppe Grauso, Technical leader del team "connettività" di Cassinetta di Biandronno-; con un altro partner abbiamo sperimentato tecnologie innovative che permettessero una connettività robusta nell'ambiente domestico, quella che occorre per il funzionamento degli elettrodomestici. Tutti i risultati ottenuti sono stati condivisi con gli altri componenti del team globale di connettività e hanno contribuito alla progettazione e alla realizzazione del primo set di elettrodomestici connessi in vendita sul mercato statunitense (frigorifero, lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice). Quello degli elettrodomestici connessi è, infatti, uno dei filoni individuati come strategici da Whirlpool e le competenze acquisite dai singoli team diventano patrimonio comune per lo sviluppo della tecnologia smart». Il team guidato da Grauso ha anche collaborato con il settore marketing dell'azienda per sviluppare le infrastrutture necessarie a trasferire informazioni tra gli elettrodomestici e i device remoti, smart phone e tablet in primis, ossia quell'estensione di internet che ha il nome di internet delle cose e che è alla base delle sviluppo della domotica e delle smart grid, le reti elettriche intelligenti che rappresentano un altro ambito dell'impegno di Whirlpool nel mondo della connettività finalizzata a ottimizzare l'efficienza energetica del sistema. «Siamo soltanto all'inizio dell'era della connettività nel settore elettrodomestici -aggiunge Grauso-; penso, fra i nostri obiettivi, all'integrazione con la filiera alimentare, realizzabile con speciali etichette Rfid che permettono di tracciare il cibo, fornendo quindi al consumatore informazioni, per esempio, sulla scadenza. Sui modelli connessi che lanceremo sul mercato europeo stiamo già lavorando per arricchire le funzioni da remoto, che, oltre ad accendere e spegnere l'elettrodomestico, permetteranno di graduarne l'intensità. Per la cottura ci sarà anche la possibilità di interagire a distanza con il forno sulla base di parametri contenuti nelle ricette assistite, che saranno scaricabili sul proprio smart phone o tablet». Il lavoro del team connettività non si ferma alla ricerca e allo sviluppo tecnologico all'interno dell'azienda; fa parte, infatti, del gruppo di lavoro del Comitato europeo di normazione elettrotecnica (Cenelec) in relazione alla smart home, per integrare le tecnologie di prodotti elettrici ed elettronici presenti nell'ambiente domestico, e dell'associazione Energy@home, per integrare il funzionamento di elettrodomestici di marchi differenti. Con A2A e il Politecnico di Milano, con il progetto "smart domo grid", il team è nella fase preliminare della sperimentazione della smart grid su un campione di famiglie di un quartiere di Brescia. «La connettività è la grande sfida aperta per i prossimi anni nel settore elettrodomestici -conclude il vice presidente globale Advanced development Whirlpool Mauro Piloni,- e lo è perché la vita delle persone si svolge in un mondo sempre più connesso. Come azienda che si focalizza sui bisogni dei consumatori e sulle abitudini di vita rispondiamo alla domanda sempre più diffusa di interazione con la tecnologia smart applicandola al funzionamento dei nostri elettrodomestici. Mi piace sottolineare, in questa rivoluzione tecnologica epocale per il settore, il ruolo che riveste l'Italia e che è stato riconosciuto nel piano di rilancio europeo varato il mese scorso; il sito Whirlpool di Cassinetta di Biandronno è, in questo processo globale, uno snodo fondamentale grazie alle professionalità dei suoi tecnici e alla capacità di fare rete, ossia alle relazioni strategiche attivate con partner tecnologici di alto livello. È la miglior dimostrazione che la ricerca in Italia si può fare e con risultati eccellenti, che si traducono in leadership di prodotto e in benefici per il consumatore».

www.whirlpoolcorp.com
www.whirlpool.it